La Ministra della Cultura slovena Asta Vrečko e il Ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano promuoveranno insieme la Capitale europea della cultura di Nova Gorica e Gorizia come importante progetto nazionale. Il desiderio comune è che le due città diventino un importante epicentro della cultura in Europa, come hanno dichiarato durante il loro primo incontro a Nova Gorica lunedì.

I due ministri si sono prima stretti la mano in Piazza della Transalpina e poi hanno proseguito con una riunione presso il comune di Nova Gorica. La Ministra Asta Vrečko, accompagnata da Kaja Širok, Segretaria di Stato alla Cultura del governo, dal Segretario Marko Rusjan e altri, ha dichiarato dopo l’incontro che la CEC 2025 simboleggia gli elementi che la Capitale europea della cultura contiene, cioè che collega la comunità locale attraverso la cultura e l’arte, e allo stesso tempo permette al territorio di rivivere sotto una nuova luce.

Sangiuliano ha affermato che la Capitale della Cultura è un grande progetto in cui crede e che la sua essenza culturale e spirituale sottolinea un’Europa unita. Ha ricordato che questa è un’area da cui provengono molti scrittori importanti, per i quali l’esperienza di confine si è rivelata un valore aggiunto. Sostiene inoltre che l’area dovrebbe essere valorizzata non solo nella sfera culturale, ma anche in quella economica – vino, gastronomia, turismo. “C’è un grande potenziale comune”, ha concluso.

Il Ministro e la Ministra hanno anche discusso dei grandi eventi europei in cui entrambi i Paesi saranno in prima linea; la prossima Fiera del Libro di Francoforte, dove la Slovenia sarà ospite d’onore in ottobre e passerà il testimone all’Italia per l’anno prossimo, e la Fiera del Libro di Bologna, dove la Slovenia sarà ospite d’onore l’anno prossimo.

Il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ha presentato ai ministri alcuni progetti transfrontalieri di successo già in corso nell’ambito delle preparazioni per la CEC, come il Festival Visavi, Cinecittà e il GO! Borderless Opera Lab. Inoltre, ha espresso il suo desiderio di creare un’unica “Borderless Area” in Piazza della Transalpina, che consentirebbe l’organizzazione di eventi transfrontalieri senza duplicazioni di amministrazione e costi. Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha aggiunto che bisogna guardare a quale sarà l’eredità della capitale europea non solo nell’anno successivo, ma tra dieci, venti, trent’anni, e non solo per la cultura e il turismo, ma anche per il lavoro, l’economia e la vita in generale in quest’area di confine, spesso difficile dal punto di vista delle norme e delle direttive europee: “In questo campo possiamo essere un laboratorio dove riscrivere le norme europee”, ha concluso.