Cosa esattamente è GECT GO e cosa facciamo?
Il GECT GO è un ente pubblico italiano con personalità giuridica, fondato dai Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba nel 2011 ai sensi del Regolamento (CE) n.1082/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, per individuare e affrontare sfide comuni che possano rendere più competitivo ed attrattivo il territorio transfrontaliero. Il GECT GO è un ente che ha competenza sul territorio delle tre città: può spingersi oltre i confini e affrontare, per la prima volta, le sfide di una cooperazione che pianifica e realizza insieme, pensando non più a tre Comuni distinti, ma ad un’unica città transfrontaliera, senza più divisioni.
E’ questo è il motivo per cui le tre città hanno deciso di istituire un GECT, avendo in mente che solo una vera e propria operazione congiunta avrebbe avuto un impatto reale sull'area interessata. Il GECT rappresenta, di fatto, l'unico strumento in grado di:
- realizzare un approccio strategico integrato per lo sviluppo urbano
- rappresentare i bisogni delle tre comunità grazie ad una Assemblea rappresentativa, che elimina la possibilità di “dominazione” da parte di una delle tre città
- capitalizza le passate esperienze di cooperazione e ne preserva la continuità
- agisce sull'intera area transfrontaliera senza i confini imposti al singolo comune
È stato effettuato un processo di ripensamento dell'intero governo dell'area transfrontaliera per dare vita ad un modello unico in Europa, grazie alla particolare forma dell’agglomerato urbano che consente di considerare le tre città come una realtà "unica".
Attraverso un'analisi e una discussione territoriale accurate, sono stati presi in considerazione tre pilastri principali per la finalizzazione della strategia territoriale dell'area GECT GO:
- la capitalizzazione di due periodi di programmazione europei del programma Italia - Slovenia, per massimizzare l'efficacia e l'efficienza degli investimenti pubblici;
- la rivitalizzazione dell’ "economia di frontiera" convertendo, grazie ad un approccio innovativo volto a trasformare il concetto di confine da punto di debolezza (barriera) ad opportunità (specificità territoriale per uno sviluppo locale condiviso di mutuo e reciproco beneficio per la popolazione dei due Stati);
- aumentare la fornitura dei servizi locali comuni per i cittadini dei tre comuni, valorizzando le eccellenze del territorio.
Sulla base di questi tre pilastri, nel 2013 il GECT GO ha iniziato a lavorare concretamente grazie a all’importante e scrupoloso "lavoro sul campo" sviluppato dai comitati del GECT (Salute, Cultura e formazione, Energia, Pianificazione urbanistica, Sport, Trasporti), tenendo conto del principio di concentrazione delle risorse negli obiettivi tematici stabiliti dalla strategia dell'Unione.
Il lavoro è stato eseguito con un approccio dal basso verso l'alto, approvato dai comitati del GECT GO come principale "Think Thanks", che hanno un collegamento diretto e sono il riflesso dei bisogni del territorio.
Come risultato di questo processo di un anno, è stato redatto il documento strategico “Documento di Sintesi degli obiettivi, azioni e proposte progettuali per la programmazione comunitaria e la stesura del piano strategico” approvato all'unanimità dall'Assemblea del GECT GO l'11 novembre 2013 e attualmente in fase di revisione in vista del nuovo periodo programmatorio.
L’Assemblea del GECT GO individua, pertanto, le priorità di sviluppo del territorio, su suggerimento dei Comitati competenti per materia. Una volta definiti gli ambiti di intervento, il GECT GO individua i fondi di finanziamento europei più adatti, scrive e presenta i progetti e, nel caso in cui vengano finanziati, li realizza nel rispetto della normativa nazionale e delle regole specifiche dei Programmi comunitari.
Poiché le attività dei progetti finanziati dai fondi europei si svolgono sia in Italia che in Slovenia, il GECT GO si adopera per favorire il superamento delle differenze legislative e amministrative, creando percorsi innovativi che la stessa Commissione Europea sta seguendo passo a passo per migliorare il futuro della cooperazione transfrontaliera tra gli stati membri.