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Città transfrontaliere, il GECT GO protagonista al convegno di Mitteleuropa

28.06.2024
Romina

I programmi Interreg, le molteplici opportunità, ma anche gli ostacoli con i quali si scontrano le comunità a cavallo delle frontiere: di questo e molto altro si è parlato al meeting europeo delle città transfrontaliere, che si è svolto negli scorsi giorni a Gorizia, organizzato dall’associazione Mitteleuropa e dal GECT GO. Nella giornata di giovedì 27 giugno i lavori si sono svolti all’Hotel Entourage, dove illustri ospiti nazionali ed internazionali hanno discusso dei temi sopracitati. Il presidente di Mitteleuropa, nonchè del GECT GO, Paolo Petiziol, ha evidenziato la volontà di dare un contributo importante sia nei confronti di Bruxelles che del territorio locale in una sorta di “G12”. E’ stata evidenziata più volte, ovviamente, l’importanza della collaborazione dai popoli, dagli ospiti istituzionali quali il Ministro Plenipotenziario per l'Unità della Cooperazione Transfrontaliera del MAECI Andrea Cavallari, l’ambasciatrice d’Austria in Slovenia Elisabeth Ellison-Kramer, l’ambasciatore – console generale della Repubblica Ceca a Milano Ivan Počuch. Il presidente del Consiglio regionale del FVG Mauro Bordin ha portato i saluti anche del Governatore Massimiliano Fedriga, mentre erano presenti anche i rappresentanti dei comuni del GECT GO - il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej e il sindaco di Šempeter-Vrtojba Milan Turk, il prefetto di Gorizia dott. Raffaele Ricciardi, il Magnifico Rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton, il prof. Georg Meyr per l’Università di Trieste e Nina Kodelja per la CEI. A conclusione dei lavori è intervenuto anche l’assessore regionale alla Cultura nonchè vicegovernatore Mario Anzil.

Il primo panel è stato introdotto dal dr. Slawomir Tokarski, direttore del DG Regio della Commissione Europea, che ha sottolineato l’importanza dei programmi Interreg per far sentire le voci delle “periferie”, cosa che spesso coincide anche con le città a cavallo delle frontiere. Tokarski ha inoltre sottolineato l’impegno profuso per sondare le opinioni e i bisogni dei cittadini delle aree dei progetti Interreg anche in vista della prossima programmazione (2028-2034). Rappresentanti di GECT e simili enti sulle frontiere tra la Slovenia e l’Austria, la Lettonia e l’Estonia, la Spagna e il Portogallo, l’Olanda e la Germania, la Svizzera e la Francia hanno presentato le loro esperienze e gli ostacoli maggiori alla cooperazione. E’ stato convenuto che i problemi con i quali ci si confronta in una città transfrontaliera sono molto spesso comuni ad altre aree, il che aiuta a condividere buone pratiche. Una delle problematiche dei luoghi a cavallo del confine è spesso quella della “fuga dei cervelli”, ovvero la difficoltà di avere opportunità sufficienti per mantenere le persone giovani sul territorio. Gli strumenti Interreg, in questo senso, sono molto utili, perché permettono di investire in infrastrutture ed altri progetti che aiutano a rendere più ricca l’offerta del territorio.

I desiderata per il futuro espressi da alcuni delegati internazionali, invece, riguardano un’organizzazione che faccia da ponte tra i GECT europei e le istituzioni a Bruxelles, e la semplificazione delle procedure Interreg. I contenuti dei progetti menzionati dai delegati hanno riguardato spesso temi simili: infrastrutture (spesso si tratta di ponti), salute (ospedali, servizi in comune), educazione (asili, scuole), trasporti. Temi sui quali la direttrice del GECT GO Romina Kocina ha incentrato anche la propria presentazione, trattandosi di temi trattati nei progetti ITI, conclusi negli scorsi anni (Isonzo-Soča e Salute-Zdravstvo). La direttrice ha inoltre offerto una panoramica sul lavoro corrente del GECT GO, ovviamente parlando della Capitale europea della cultura, dei progetti SPF e del modello di piazza Transalpina/Trg Evrope. Tramite il progetto B-solutions il GECT GO ha infatti preparato le indicazioni per la procedura amministrativa da seguire per organizzare eventi sulla piazza che si trova metà in Italia e metà in Slovenia. Le procedure amministrative in questo caso vengono sdoppiate, come anche i costi, e sarebbe auspicabile trovare una soluzione per semplificare questo processo. Con problemi simili hanno a che fare anche altre città transfrontaliere, il che rafforza l’importanza di incontrarsi in forum internazionali come quello organizzato da Mitteleuropa.

Nel pomeriggio è seguita una presentazione dei progetti dell’Euroregione dei Carpazi, mentre questa mattina (venerdì 28 giugno) il forum si è spostato nella sede del Comune di Nova Gorica, dove sono stati presentati i progetti di GO! 2025.

Gorizia e Nova Gorica saranno protagoniste ancora una volta il prossimo anno, quando, a fine marzo, ospiteranno l’Interreg annual event, prestigioso forum dove l’attenzione sarà anche sui temi proposti per la programmazione 2028-2034.

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