Abbiamo passato il testimone della Capitale europea della cultura a Oulu e Trenčín
Venerdì 5 dicembre Nova Gorica e Gorizia hanno festeggiato l'anno di GO! 2025 e passato, insieme a Chemnitz, ECOC 2025 per la Germania, il testimone alle prossime due Capitali, Oulu e Trenčín.
L'anno CEC 2025 è stato particolarmente festoso, poiché le Capitali europee della cultura (CEC) hanno celebrato il loro 40° anniversario. Dal 1985, su iniziativa di Melina Mercouri e Jack Lang, ogni anno alcune città europee vengono designate Capitali europee della cultura per mettere in risalto le culture europee e rafforzare la cooperazione internazionale.
Quello di venerdì è stato un giorno speciale in quanto primo passaggio di consegne del titolo di CEC in una Capitale europea della cultura transfrontaliera, che si svolge contemporaneamente in due città, in due paesi. Se consideriamo anche la co-capitale tedesca Chemnitz, abbiamo insieme Slovenia, Italia e Germania. Se aggiungiamo anche i due paesi che hanno ricevuto questo prestigioso titolo, Slovacchia e Finlandia, abbiamo già una parte significativa dell'Europa rappresentata qui, un'Europa che cerca l'intreccio delle culture attraverso la cooperazione reciproca, la comprensione e la pace.
La cerimonia ufficiale di passaggio, introdotta per la prima volta da Esch 2022, si è svolta quest’anno per la quarta volta consecutiva.
A mezzogiorno i sindaci Samo Turel (Nova Gorica), Rodolfo Ziberna (Gorizia) e Sven Schulze (Chemnitz) hanno firmato un memorandum con cui si sono impegnati a proseguire la collaborazione oltre l’anno di Capitale europea della cultura.
Il momento clou dell'evento in Piazza Transalpina / Trg Evrope è stata la storica cerimonia pubblica di passaggio del titolo, organizzata in collaborazione con le attuali e future Capitali europee della cultura: Chemnitz 2025 (Germania) e GO! 2025 (Slovenia e Italia), nonché Oulu 2026 (Finlandia) e Trenčín 2026 (Slovacchia). Alla cerimonia hanno partecipato Marko Rusjan, Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia, Gianmarco Mazzi, Sottosegretario del Ministero della Cultura italiano, i sindaci delle cinque città e altri rappresentanti di alto livello delle quattro CEC.
Un’atmosfera particolarmente suggestiva è stata creata dalla parata di luci e musica, partita da entrambi i lati del confine e confluita nello spazio centrale dell’evento, in Piazza Transalpina / Trg Evrope, accompagnata da un coro di bambini che hanno salutato la Capitale europea. A chiudere con grande emozione la celebrazione è stata la canzone Insieme / Together, già filo conduttore dell’apertura dell’anno culturale. I festeggiamenti sono proseguiti fino a tarda notte al ritmo della musica del DJ Fritz Kalkbrenner, che aveva inaugurato l'anno della CEC a Chemnitz a gennaio e che ora, simbolicamente, lo ha concluso.
Il passaggio del titolo e la storia europea trovano espressione simbolica anche nella scultura Unity dell’artista lussemburghese Pascale Seil. Struttura: potere e infinito. Vetro: trasparenza e leggerezza. Colori: diversità e coesione. UNITY FOR EUROPE.
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