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Tatuaggi. Segni sulla pelle, tracce di identità.

07.09.2025
Gorizia - Auditorium, via Roma n. 5
Mostra Tatuaggi

Nel cuore di GO! 2025, a corredo di Lets’ Go! Cosplay & Fun – Go!2025 Special edition, arriva a Gorizia “Tatuaggi. Segni sulla pelle, tracce di identità”, progetto espositivo che esplora la dimensione culturale, simbolica e antropologica del tatuaggio, attraverso una selezione di materiali grafici, fotografici, video e testuali. L’iniziativa, promossa dal Comune di Gorizia con la collaborazione di GECT GO/EZTS GO, prende le mosse dalla mostra “Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo”, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, presentata per la prima volta al MUDEC – Museo delle Culture di Milano nel 2024.

Dopo l’esordio milanese, arricchito da importanti prestiti nazionali e da un’approfondita ricerca storica e iconografica, la mostra ha intrapreso un tour europeo che ha toccato Marsiglia e Stoccolma, coinvolgendo istituzioni museali di rilievo. In occasione dell’anno che vede Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, “Tatuaggi” si apre alle città e al loro tessuto urbano, proponendo una riflessione sul corpo come superficie narrativa, identitaria e sociale. La mostra sarà ospitata dall’Auditorium della cultura friulana, in via Roma n. 5, da domenica 7 a domenica 21 settembre, da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 con ingresso gratuito. L’inaugurazione è prevista alle ore 12 di domenica 7.

A Gorizia il progetto sarà caratterizzato da una nuova edizione ricca di contenuti testuali, immagini e video, con un focus specifico sulla storiografia regionale: in mostra anche alcune notizie tratte dall’Archivio storico del quotidiano Il Piccolo, pubblicate tra il tardo Ottocento e la prima metà del Novecento, che testimoniano la precoce presenza del tatuaggio nel Friuli Venezia Giulia e la sua evoluzione prebellica, che hanno aperto la strada alla sua affermazione moderna.

Ma cos’è davvero un tatuaggio? Perché oggi ci si tatua? Sono scelte personali dettate da istanze profonde o decisioni prese a cuor leggero, perché “oggi lo fanno tutti”? E, soprattutto, quali storie si nascondono dietro un segno, per sempre “nostro”? Quella che oggi appare come tendenza globale è in realtà una pratica antica quanto l’uomo: già la preistoria ci restituisce corpi segnati, testimoni di rituali, identità, credenze. Il tatuaggio, dunque, non è semplice ornamento: è rito, linguaggio, memoria che si tramanda nei secoli e attraversa culture, geografie, epoche e ci permette di conoscere la storia e di riconoscere segni e corrispondenze.

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