Presentazione del dossier di candidatura di Nova Gorica in collaborazione con Gorizia a ECOC 2025
NOVA GORICA, 20.02.2020. L'epicentro della candidatura di Nova Gorica in collaborazione con Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 è la piazza Transalpina, con la sua posizione strategica tra le due città. Per questo motivo è stata, insieme alla stazione ferroviaria di Nova Gorica, la sede simbolica per la conferenza stampa di presentazione dei contenuti del dossier di candidatura, il cosiddetto bid-book. A prendere parola nel corridoio della stazione ferroviaria, luogo immerso nella storia ma che guarda al futuro, sono stati i sindaci delle due Gorizie Klemen Miklavič e Rodolfo Ziberna, il direttore del Gruppo europeo di cooperazione territoriale GECT GO Ivan Curzolo, il direttore artistico della candidatura Neda Rusjan Bric, ed i coordinatori Vesna Humar e Lorenzo De Sabbata.
Tutti hanno sottolineato come la candidatura abbia avviato un percorso comune per le due città, che proseguirà indipendentemente dal successo della candidatura a Capitale europea della cultura. Il programma di candidatura può favorire un ulteriore sviluppo della regione transfrontaliera e di entrambe le città nei settori culturale, economico e sociale. Aggiudicarsi il titolo di Capitale europea della cultura renderebbe questo obiettivo ancora più raggiungibile.
La fase di presentazione della domanda si è conclusa a dicembre dell’anno scorso, quando il bid-book, ovvero il programma culturale, è stato inviato al Ministero della Cultura sloveno. Il team che si è occupato della redazione della candidatura esporrà i contenuti del programma mercoledì 26 febbraio, a Lubiana, davanti ad una giuria di esperti internazionali. Già il giorno seguente, il 27 febbraio, i membri di questa commissione annunceranno pubblicamente quali delle sei città candidate passeranno al turno successivo.
Le prime idee da inserire nel bid- book sono nate ben tre anni fa, anche se la maggior parte del lavoro per la definizione del contenuto è stato svolto nell'ultimo anno. Durante questo periodo il gruppo ha attivato le forze creative di entrambe le città e dell’area transfrontaliera. Di fondamentale importanza è stata l’elaborazione, fin dal principio, di un contenuto in chiave transfrontaliera, anche grazie alla partecipazione della popolazione da entrambe le parti del confine. Un contenuto frutto delle esigenze di questo territorio, in cui ci sono ancora molte sfide da affrontare, ma che possono essere superate proprio grazie alla candidatura ed al titolo di Capitale europea della cultura.
Klemen Miklavic, il sindaco del comune di Nova Gorica, ha sottolineato la maturità raggiunta dalle città: "La candidatura è importante per entrambe le città e per entrambi i paesi. È fondamentale il fatto che la nostra candidatura sia un progetto europeo che offre ottimismo e funge da esempio di un nuovo capitolo di integrazione. Riflette lo spirito dei tempi, la maturità dei nostri territori e delle nostre città, lo spirito di fare qualcosa insieme, di diventare da periferia il centro, la capitale che si basa sullo sviluppo culturale come comune denominatore. La città comune emerge ringiovanita e dà nuovo slancio allo sviluppo di tutta la regione. La candidatura è una sorta di catalizzatore per i processi che hanno già avuto inizio. Nel corso della storia, abbiamo affrontato novità come la sostituzione del sistema, l'ingresso nell'Unione europea, l'ingresso nello spazio Schengen. Tutti questi sono stati passi importanti, ma ci è voluto un po'di tempo per guarire dalle ferite ed essere pronti ad intraprendere una vera integrazione. Il percorso che porta alla nomina a Capitale europea della cultura ha significato l’accelerazione dei processi e la collaborazione di persone su entrambi i lati del confine su progetti concreti ".
Rodolfo Ziberna, sindaco del comune di Gorizia: "La cultura è un detonatore che ci consente di creare qualcosa di molto più grande. Il messaggio che diamo è che vogliamo creare una nuova città. Non si tratta di diventare o meno la Capitale della cultura, ma si tratta di qualcosa di completamente nuovo a livello europeo. A livello locale, per la prima volta, stiamo facendo qualcosa che è di grande importanza per l'intera Europa. Si tratta di una conurbazione. È con ciò che stabiliamo il modello, il punto di riferimento per l'Europa. Ora pensiamo diversamente, pianifichiamo insieme. L'ECOC è un'opportunità. Il processo di candidatura è importante per creare una nuova mentalità per imparare a lavorare insieme ".
Ivan Curzolo, direttore del GECT GO: "Il lavoro svolto sul progetto ECOC è eccezionale. Il GECT GO, che fornisce assistenza amministrativa per la candidatura, è un vero laboratorio per attività transfrontaliere. Siamo pronti ad affrontare tutte le sfide future e a fornire tutto il supporto necessario ".
Neda Rusjan Bric, capo della candidatura: "L’essenza del nostro lavoro sta nel fatto che la nostra storia continua, in ogni caso. La nostra visione è GO! BORDERLESS, non solo transfrontaliera, ma anche senza limitazioni. L'epicentro del programma è rappresentato fisicamente dalla Piazza Transalpina, che vorremmo diventasse il futuro centro comune delle nostre città, il punto di partenza di tutte le nostre attività che si estenderanno verso entrambe le città e l'intera regione. Questo secolo è stato caratterizzato da due guerre mondiali e dalla Guerra Fredda, avvenimenti che ci hanno imposto un confine. Nel progetto abbiamo impostato un programma di osservazione approfondita della storia da entrambe le parti, quella slovena e quella italiana, e il collocamento in un contesto europeo-mondiale. Il risultato è l’osservazione degli stessi eventi a cui abbiamo assistito, ma da entrambe le angolazioni. Ciò è di vitale importanza per il nostro futuro, perché dobbiamo analizzare l’interpretazione di entrambe le parti. Questa è anche una lotta contro le "fake news", in modo da poter guardare con i nostri occhi quello che ci è successo. Risolto ciò, possiamo andare avanti. Il futuro è rappresentato da 3 progetti, denominati GO! Europe, GO! Share e GO! Green.
GO! Europe è un progetto comune dell'area, che consolida la cooperazione. GO! Share si riferisce alla comunicazione, alla lingua ed alla reciproca comprensione. Go! Green è un must per il futuro di tutti noi, che dobbiamo pensare ad un futuro verde, alla nostra aria, al nostro cibo, alla nostra acqua. Abbiamo anche incluso il progetto COME! Home, grazie al quale abbiamo invitato a collaborare alcuni dei più importanti artisti del settore che hanno sviluppato le loro carriere artistiche in tutto il mondo e che operano al di fuori dei nostri settori locali. Questi sono ad es. Marko Peljhan, Tomi Janežič, Alexander Gadziev e altri".
Vesna Humar, coordinatrice della candidatura, ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto dal gruppo e per il contenuto del bid-book: "A nome del team posso dire che abbiamo preparato un testo di qualità e che ne siamo soddisfatti. È certamente a nostro vantaggio il fatto di aver lavorato veramente insieme sin dall'inizio.Il gruppo di lavoro è composto da rappresentanti delle parti slovena e italiana, compresi i rappresentanti della minoranza slovena in Italia, motivo per il quale si può dire che la nostra candidatura è veramente transfrontaliera e sloveno-italiana. Inoltre, il Gruppo europeo di cooperazione territoriale GECT GO ci consente di finanziare il progetto da entrambi i lati del confine. Pertanto, la nostra candidatura non è transfrontaliera solo sulla carta. Inoltre, non idealizziamo la candidatura nascondendo i problemi molto seri che questo territorio sta affrontando e che l'Europa stessa sta affrontando attualmente. Pensiamo che la Capitale europea della cultura sia anche una cura a questo male.
Lorenzo De Sabbata, membro della task force della candidatura, ha sottolineato il coinvolgimento dei residenti di entrambe le città nel contenuto del libro di candidatura: "Un centinaio di persone ha effettivamente lavorato alla presentazione di questa domanda e al contenuto del nostro libro di candidatura. Inizialmente abbiamo cercato idee per progetti sul campo. Abbiamo raccolto poco più di 250 idee progettuali da parte di 150 persone e associazioni. Li abbiamo invitati a vari incontri, dai tavoli tematici alle colazioni culturali, dove abbiamo presentato tutte le sfide e le idee aggiuntive. Abbiamo anche discusso con associazioni economiche e sociali e aperto un apposito ufficio della candidatura presso la stazione ferroviaria di Nova Gorica, accessibile a tutti. Fondamentale sembra essere stato anche l’aver interpellato i giovani nelle scuole, cercando di capire le loro abitudini culturali. Dobbiamo cercare modi per impedire ai giovani di trasferirsi altrove dopo gli studi."